IBM a Napoli per un convegno organizzato con ANCIcomunicare. Le Smart City secondo il paradigma di Big Blue.
Oggi di nuovo all’ennesimo convegno su Smart City. Questa volta invitato da Big Blue, ai più noto come IBM. Il gigante americano, che ha guidato il mondo intero ai primi passi dell’Information Technology affiancando imprese e amministrazioni in più di 170 Paesi consentendo il raggiungimento dei loro obiettivi, ha uno ‘statement’ ben chiaro: “Creare opportunità attraverso leadership e innovazione“.
Smart City non è solo un termine, è una filosofia che dovrebbe essere la spina dorsale di un’amministrazione che ha al cuore il benessere dei suoi cittadini, che ha come vision la crescita del territorio non solo in termini economici ma soprattutto in termini culturali. Smart City non è una città da film di fantascienza ma è una città incentrata su relazioni semplici, Smart city è una città semplice.
Dall’uso responsabile delle risorse energetiche alla sicurezza, dalla mobilità sostenibile e integrata alla fiscalità partecipata e quindi alla trasparenza. Questo è il percorso che un’amministrazione moderna deve intraprendere. Ed è in questo in cui credo ed è per queste cose che assicuro sempre il mio impegno e non ho intenzione di mollare.
Ecco perché, come dico da mesi, bisogna creare a Pozzuoli una vera e propria task force che sia parte del DNA dell’Amministrazione e che, a mò di radar, spazzoli tutte le opportunità offerte dai Fondi Europei.
Si cambia così, si cambia programmando, si cambia agendo.
Le città devono avere una vision per determinare un’offerta di qualità per i cittadini. La svolta buona esiste davvero se è dentro la testa dell’Amministrazione. Solo muovendo queste corde sarà possibile realizzare progetti. Solo mettendo a regime un ufficio che coordini idee e faccia nascere progetti, sarà possibile evitare che iniziative di singoli abbiano a crearsi senza essere inquadrate in un disegno che vede al centro una crescita economica sostenibile e un miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Siamo nella traccia giusta, abbiamo realizzato il nuovo sito Web, acquistato le bici elettriche e partecipato ai due bandi MIUR. Abbiamo messo in campo una squadra di professionisti per elaborare progetti con i quali partecipare a bandi europei e abbiamo approvato una delibera sugli standard urbanistici che incentivano i privati che implementando quegli standard possono fruire di agevolazioni fiscali da parte del Comune.
Tutte queste operazioni hanno sì il merito di aver visto la luce ma non sono state messe a sistema e non sono state coordinate ed è questo il punto nevralgico. È la realizzazione di un ufficio ad hoc che è segnale dell’esistenza di una Smart City e non tanto i singoli progetti realizzati.
Stiamo facendo bene? Sì ma dobbiamo trovare gli strumenti, compatibilmente con la scarsità di risorse, per accellerare sul rinnovamento e questa è la sfida dei prossimi mesi. Ci vuole coraggio e impegno e io voglio assumermi la responsabilità di creare una Pozzuoli veramente Smart.